Floriterapia veterinaria

Edward Bach (Moseley, 24 settemre 1886 - 27 novembre 1936) fin dalla primissima infanzia desidera diventare medico sognando una medicina capace di curare malattie prima che queste arrivino a compromettere l'integrità fisica degli individui. Il giovane Bach ha un animo contemplativo, sensibile. Prova un naturale amore per la natura così come una grande comprensione per ogni genere di sofferenza. Nel 1912 si laurea in medicina trovando lavoro nell'ospedale dell'Università dove ha modo di osservare i metodi di cura allora impiegati.

Grazie a questa osservazione clinica decide di cercare un metodo di cura che sia semplice e naturale.

Inizia a occuparsi di batteriologia e scopre alcuni vaccini attivi sulla flora intestinale e utili soprattutto a livello del colon. Queste ricerche riscuotono subito un grande successo anche se Bach non è completamente soddisfatto dei suoi risultati. Nel 1917 egli viene operato d'urgenza per un tumore che, a detta dei suoi colleghi, gli avrebbe lasciato solo tre mesi di vita. Preoccupato di non riuscire a completare la sua ricerca decide di dimettersi dall'ospedale e di riprendere i suoi studi, riuscendo in questo modo a mobilitare le sue risorse spirituali per rigenerarsi.

Col tempo guarisce e impara che una forte motivazione, una grande passione e un grande interesse, un proposito definitivo nella vita sono fattori decisivi per la felicità dell'uomo sulla terra. Nel 1930 Bach è ormai un medico di successo ma al tempo stesso sempre più convinto che la medicina ufficiale non sia la strada giusta da seguire. Trova le sue risposte rivolgendosi allo studio della natura.

Nella sua ricerca scopre così i lavori di Hahnemann, il padre dell'omeopatia, e vi trova molte affinità, tanto è vero che converte i suoi vaccini per la flora batterica in medicamenti omeopatici che diventano i 7 nosodi di Bach, ancora oggi usati in omeopatia. Bach diviene così cosciente del fatto che in natura esiste un'enorme forza-energia: d'ora in poi il suo unico scopo sarà quello di captarla e trattenerla. Egli intuisce che il fiore concentra in sè tutta la forza della pianta. Grazie alla sua grande sensibilità riesce a percepire le capacità e le energie vibrazionali dei fiori e a notare una differenza fra le piante cresciute all'ombra e quelle invece cresciute al sole.

Egli nota inoltre che la rugiada contenuta nei fiori ha la vibrazione propria del fiore. Nascono in questo modo i suoi 38 rimedi floreali, che agiscono principalmente sui nostri stati d'animo negativi (i quali impedendoci di essere felici e sereni, ci potrebbero portare prima o poi alla malattia fisica). I principi attivi estratti dai Fiori hanno la capacità di aumentare le nostre energie e di aprire i canali di comunicazione con la nostra parte più profonda.

L'effetto dei Fiori di Bach, si manifesta sull'uomo, ma allo stesso modo su ogni essere vivente, dalle piante agli animali, anzi gli animali domestici, che sono molto influenzati dal rapporto con l'essere umano con cui condivide gli spazi, sono particolarmente attivi.